La festa di Sant’Antonio Abate La festa più devota popolare più sentita più salda tra la gente dei nostri paesi è senza dubbio quella legata al protettore degli animali domestici: Sant’Antonio Abate A Sant’ Antonio Abate i miei nonni mangiavano il baccalà...
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La festa di Sant’Antonio Abate La festa più devota popolare più sentita più salda tra la gente dei nostri paesi è senza dubbio quella legata al protettore degli animali domestici: Sant’Antonio Abate A Sant’ Antonio Abate i miei nonni mangiavano il baccalà della sagra che si svolgeva nel paese. Questa tradizione del baccalà dura da 300 anni:nel 1703 una forte scossa di terremoto distrusse completamente il convento di Sant’Antonio e così i frati si rimboccarono le mani per ricostruirlo; chiesero aiuto alla popolazione e in cambio gli davano un “coppu de vaccalà” (250g di baccalà). La ricetta si è tramandata di padre in figlio ed non venne mai rivelata alla popolazione. Per la prima volta il baccalà e cucinato solo da uomini e le donne non ci sono per niente. Quando i miei nonni erano piccoli il “coppu de vaccalà” si mangiava soltanto se tu gli davi “un coppu de gra”(13kg a porzione). Questo “coppu” era solo per i cittadini Montelparesi. Invece oggi è una festa in cui ci si può partecipar
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