ha conosciuto, almeno un po’, l’Arcivescovo, sa che queste non sono parole di circostanza. Ne sono testimonianza, in particolare: la passione con cui ha vissuto il suo breve ma intensissimo ministero episcopale (meno di quattro anni), le sue iniziative...
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ha conosciuto, almeno un po’, l’Arcivescovo, sa che queste non sono parole di circostanza. Ne sono testimonianza, in particolare: la passione con cui ha vissuto il suo breve ma intensissimo ministero episcopale (meno di quattro anni), le sue iniziative culturali e pastorali, i suoi scritti, specie la lettera pastorale Amiamo la nostra Chiesa. Proprio perché la sua presenza è stata un grande dono, la sua dipartita, lascia un grande vuoto anche in noi dell’Associazione OASI CANA e dei Missionari della Famiglia. Fin dal suo arrivo in diocesi ci ha sempre stimati, incoraggiati e sostenuti ad andare avanti. Fu sua l’iniziativa di erigere a rettoria la nostra piccola chiesa col titolo di “Santa Famiglia di Nazaret”, nominandomi rettore della stessa chiesa. Era questo un modo per concretizzare anche quanto mi aveva detto a conclusione del mio mandato come responsabile dell’ufficio famiglia della diocesi: “Padre, mi disse, non la voglio perdere, voglio che continui a far parte del nostro presb
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