Farò del mio peggio News CorsivoCorsivo Il peso delle paroleIl peso delle parole di: Antonio Molinari Nella società del XVI secolo Montaigne protestò contro le censure verbali in questo modo: “Cosa ha fatto all’uomo l’atto sessuale, così naturale,...
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Farò del mio peggio News CorsivoCorsivo Il peso delle paroleIl peso delle parole di: Antonio Molinari Nella società del XVI secolo Montaigne protestò contro le censure verbali in questo modo: “Cosa ha fatto all’uomo l’atto sessuale, così naturale, necessario e legittimo perché egli non osi più parlarne se non con vergogna e per escluderlo dai discorsi seri e ponderati? Pronunciamo coraggiosamente: uccidere, rubare, tradire e perché quella cosa si pronuncerebbe così fra i denti?” (Essais , III) Nella nostra società tutti i giorni si parla come se nulla fosse di stragi, furti e violenze varie, ma se si nomina il sesso si censura qualsiasi cosa o quasi. In questa società il peso della parola “uccidere” o ancor peggio della parola “strage” sembra perdere ogni valore, se ne parla come se si trattasse di andare a fare la spesa. Se ne parla al mattino, a pranzo e a cena, tutti i telegiornali ne parlano ogni giorno, passando come se nulla fosse da un tema a un altro, lasciando sul volto del me
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