LA CARNE, LA BESTIA E L’UOMO
Aspetti iconologici ed iconografici
di Diletta Pellegrini
Francis Bacon, Face and meat 1960
L’interesse da parte degli artisti a dipingere la carne morta dell’animale, la carcassa squarciata, si è
instaurato in Italia e in...
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LA CARNE, LA BESTIA E L’UOMO
Aspetti iconologici ed iconografici
di Diletta Pellegrini
Francis Bacon, Face and meat 1960
L’interesse da parte degli artisti a dipingere la carne morta dell’animale, la carcassa squarciata, si è
instaurato in Italia e in Europa a partire dal XVI secolo.
Il carcame sventrato, divaricato ed esposto in maniera spettacolare sulla scala a pioli, in
associazione all’immagine di bambini intenti a gonfiare la vescica, allude alla fugacità della vita, ed
è rappresentata in molte opere di artisti fiamminghi: scene rustiche di genere, spesso connotate da
un aspetto ironico e grottesco.
Nel 500 in Italia la rappresentazione di animali vivi e morti era eseguita con l’intento di una
classificazione naturalista ed esercizio tassonomico della divulgazione del sapere scientifico.
Dal
quarto decennio del 600 si instaurò invece una forma di creazione artistica indipendente, stimolata
da una creatività e curiosità personale, grazie anche allo scambio stilistico con i pitt
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