C omincia a sgretolarsi il muro di silenzio che è stato eretto davanti alla reale condizione in cui versa il Sulcis. La vecchia impostazione industriale pare sia destinata ad essere cancellata, mentre in prospettiva non si intravede alcun segno di nuovo....
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C omincia a sgretolarsi il muro di silenzio che è stato eretto davanti alla reale condizione in cui versa il Sulcis. La vecchia impostazione industriale pare sia destinata ad essere cancellata, mentre in prospettiva non si intravede alcun segno di nuovo. Anzi, si tenderebbe, con programmato e perverso cinismo, a mettere in crisi anche gli altri settori tradizionali quali l’agricoltura, il turismo, la pesca, l’ambiente. Ma vediamo in dettaglio il panorama che si prospetta. Eurallumina, Alcoa, ex Ila, e prossimamente Carbosulcis e Centrale Enel, avrebbero ormai i mesi contatti. Eurallumina, che di recente ha attivato l’incarico della progettazione della costruzione della centrale termico-energetica, l’avrebbe fatto solo per poter giustificare il rinnovo di cassa integrazione, altrimenti non più proponibile e non gestibile sotto l’aspetto della tranquillità sociale. Quindi, uno stratagemma in grado di trascinare una vertenza per evitare il peggio. Anche il recente via libera al bacino fan
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