Questa volta Ninetto Deriu, l’imprenditore che ha assorbito l’ex Ila di Portovesme, è stato chiarissimo: “Mi occorrono tariffe energetiche in grado di farmi stare sul mercato. La Regione decida se devo adottare l’eolico, le biomasse oppure un accordo...
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Questa volta Ninetto Deriu, l’imprenditore che ha assorbito l’ex Ila di Portovesme, è stato chiarissimo: “Mi occorrono tariffe energetiche in grado di farmi stare sul mercato. La Regione decida se devo adottare l’eolico, le biomasse oppure un accordo bilaterale con EnelTerna. In quest’ultimo caso la Regione deve fare da garante nella trattativa”. Gli ostacoli finora incontrati da Ninetto Deriu sembrano di quelli che in alcune altre Regioni italiane vengono definiti “dei poteri forti”. La realtà è che Ninetto Deriu non è di quella razza continentale o straniera che ha chiesto soldi pubblici per portare avanti le sue imprese e pertanto non presenta lati deboli attraverso i quali può essere ricattato. “Ho fatto tutto con i miei soldi”, ha sempre sostenuto l’imprenditore iglesiente, da oltre trent’anni sulla breccia. Ora però è arrivato alla stretta finale: “O entro dicembre mi si dirà quale soluzione energetica dare alle produzioni dell’ex Ila (oggi Port.Al.), oppure sarò costretto a rinu
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