Qualcuno sta cercando di ricostruirsi la verginità politica sparando ad alzo zero sulla discarica di Genna Luas. Per questa finalità ha messo in campo “burattini” di dubbia credibilità, ma soprattutto non ha impartito gli opportuni accorgimenti...
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Qualcuno sta cercando di ricostruirsi la verginità politica sparando ad alzo zero sulla discarica di Genna Luas. Per questa finalità ha messo in campo “burattini” di dubbia credibilità, ma soprattutto non ha impartito gli opportuni accorgimenti professionali, attribuendo ad ingenui, quanto impreparati, figuranti che ripetono i riti dell’iniziazione a memoria, tralasciando persino quella “logica” che fa parte di ogni teoria filosofica, ancorché del ruolo forense. La debolezza dei ragionamenti dei soprannominati “burattini” sta nel fatto che essi si arrampicano supponendo inquinamenti provocati dalla discarica di Genna Luas, e non accennano minimamente all’inquinamento, certo e certificato, che esisteva nella miniera dismessa di Genna Luas, abbandonata dall’ultima gestione mineraria con rivoli di veleni che solo chi abita nella vallata del Cixerri conosceva e che oggi, per loro fortuna, non hanno più. Perché, dunque, si parla ancora a sproposito, con la connivenza di incauti cronisti, di
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