Ricapitalizzazione e ristrutturazione del debito sono i due capisaldi dell’operazione che porterà la Feidos di Massimo Caputi dentro Prelios.
Caputi, che ha il ruolo di partner industriale, parteciperebbe all’aumento di capitale con 20 milioni, attraverso...
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Ricapitalizzazione e ristrutturazione del debito sono i due capisaldi dell’operazione che porterà la Feidos di Massimo Caputi dentro Prelios.
Caputi, che ha il ruolo di partner industriale, parteciperebbe all’aumento di capitale con 20 milioni, attraverso un veicolo di nuova costituzione (per 18 milioni), in cui confluirà anche parte della sottoscrizione cash delle banche creditici (per altri 50 milioni). Tale veicolo deterrà all’inizio azioni senza diritto di voto, che dopo tre anni potranno essere convertite in ordinarie, consentendo a Caputi di assumere un ruolo di guida. Sui 560 milioni dell’indebitamento, si andrebbe verso una rimodulazione a 5-6 anni per 250 milioni; i restanti 311 confluiranno in strumenti finanziari quasi-equity della durata di 7-10 anni con possibilità di rimborso parziale prima della scadenza. Sull’azionariato post-operazione non è ancora possibile fare ipotesi – a fronte dei 140 milioni di aumento in opzione al mercato, pur se interamente garantiti - se no
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