UNO SPIFFERO D’ARIA FRESCA
O UNA VENTATA DI CAMBIAMENTO?
Dopo i risultati delle ultime elezioni amministrative, un’altra ventata di
aria fresca è arrivata dal successo referendario per nulla scontato del largo movimento popolare che si è mobilitato e...
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UNO SPIFFERO D’ARIA FRESCA
O UNA VENTATA DI CAMBIAMENTO?
Dopo i risultati delle ultime elezioni amministrative, un’altra ventata di
aria fresca è arrivata dal successo referendario per nulla scontato del largo movimento popolare che si è mobilitato e organizzato senza (ovviamente) nessun
sostegno dei principali mezzi di comunicazione filo-padronali.
Il movimento si
è organizzato in comitati territoriali con la partecipazione attiva dei comunisti
delle differenti organizzazioni della diaspora (compresi i Comunisti Uniti) e
della FDS, delle forze sociali e sindacali, dei militanti di SEL ma senza il sostegno dell’opposizione parlamentare ad eccezione, in parte, dell’IDV.
A dirla tutta il movimento dei comitati per l’acqua pubblica e contro il nucleare ha dovuto combattere contro il suo primo ostacolo proprio a “sinistra”.
Ossia, contro il tentativo iniziale (fortunatamente fallito) del partito di Di Pietro di presentare
un quesito differente che prevedesse delle possibilità
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