di Corsa
IL PUROSANGUE
Anno 2012 - Numero 27
Settimanale di informazione ippica a cura di A.
N.
A.
C.
e S.
G.
A.
RaimondoVisione
Se il galoppo italiano fosse una cosa seria investirebbe il premio
di un gruppo 3 (61.
600 euro) e di 4 listed inutili (41....
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di Corsa
IL PUROSANGUE
Anno 2012 - Numero 27
Settimanale di informazione ippica a cura di A.
N.
A.
C.
e S.
G.
A.
RaimondoVisione
Se il galoppo italiano fosse una cosa seria investirebbe il premio
di un gruppo 3 (61.
600 euro) e di 4 listed inutili (41.
200 cadauna),
più un po’ di diarie pagate ai commissari per creare un fondo di
borse di studio da assegnare a 4 ragazzi (diciamo tra i 23 e i 38
anni).
Avremmo circa 250.
000 per sovvenzionare degli stages all’estero – non a France Galop dove si impara solo la sottile arte
dell’intascare per diritti di famiglia – ma nei Paesi dove il galoppo
cresce forte, nell’allevamento, nel marketing e soprattutto nell’organizzazione delle corse.
Nel mio piccolo mausoleo dell’ippica cerco di studiare, spolvero i
volumi dei Racehorses dal 1965 (più alcuni spaiati che risalgono
ai tempi di Ribot).
Ogni tanto guardo la foto di Dr Fager che trita
il record di Aqueduct e quella di Secretariat nelle leggendarie Belmont.
Penso al passato e alla prossim
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