di Corsa
IL PUROSANGUE
Anno 2013 - Numero 40
Settimanale di informazione ippica a cura di A.N.A.C. e S.G.A.
RaimondoVisione
Una volta, appena una dozzina di anni fa, la Melbourne Cup per
noi europei era una corsa da guardare con il telescopio di Monte...
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di Corsa
IL PUROSANGUE
Anno 2013 - Numero 40
Settimanale di informazione ippica a cura di A.N.A.C. e S.G.A.
RaimondoVisione
Una volta, appena una dozzina di anni fa, la Melbourne Cup per
noi europei era una corsa da guardare con il telescopio di Monte
Palomar, giusto per scoprire se Dermot Weld era riuscito a piazzare uno dei suoi colpi mortiferi (Vintage Crop e Media Puzzle). La
ruggente economia australiana, che ha spinto il loro dollaro quasi
a livello americano (+30% in 5 anni), e un’industria ippica in espansione hanno fatto il miracolo.
Luca Cumani ce l’aveva lasciato intendere in anticipo con le sue
prime trasferte: il futuro è dall’altra parte del mondo. Come tutti i
pionieri per il momento non ha avuto ancora la fortuna che meritava – non c’è gloria per gli artisti … - ma la lezione l’abbiamo imparata.
Martedì, quando in Italia era ancora buio, si è svolta la Melbourne
Cup che ha visto il successo di Fiorente, ex inglese ora sotto la
bandiera di una decina di signori australia
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