a prima reazione che
ebbi, alla proposta di
dirigere un giornale dal titolo
“Il Cinofilo”, fu di dubbio:
forse i periodici che dirigo
sono fatti “da cani” se mi
chiedono di dirigere un giornale “per cani”? Mi hanno
detto che non è così, quindi,...
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a prima reazione che
ebbi, alla proposta di
dirigere un giornale dal titolo
“Il Cinofilo”, fu di dubbio:
forse i periodici che dirigo
sono fatti “da cani” se mi
chiedono di dirigere un giornale “per cani”? Mi hanno
detto che non è così, quindi,
rassicurato, ho accettato l’incarico.
Scherzi a parte, da
qualche tempo ho cominciato a reinteressarmi ad un
mondo per me nuovo, non
possedendo più un cane da
vari decenni.
Un mondo che
come la nostra società si è
sviluppato ed intorno al
quale si è creata una rete di
interessi economici ed
ambientalisti.
Una cosa,
però, l’ho capita presto: il
concetto di tutela del cane
spesso supera il rispetto per
l’Uomo.
Nel nome di un
ambientalismo estremista si
sopperisce ad una centralità
ed un rispetto per l’umano
che dovrebbe essere insito
in chi ama la natura.
Il rischio
è che si proponga un modello di vita vuoto che, nascondendo la verità vera, può
creare danni specialmente
tra i giovani e tra coloro che
sono pi
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