Ariano a dì 18 agosto 1851.
ETTENDO mano a scrivere queste notizie della
mia vita, trovomi, e per la tristizia de tempi, e
per una infermità di nervi che mi travaglia, assai
malinconico e rabbuiato di fantasia; tal che quella
prontezza a motteggiare...
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Ariano a dì 18 agosto 1851.
ETTENDO mano a scrivere queste notizie della
mia vita, trovomi, e per la tristizia de tempi, e
per una infermità di nervi che mi travaglia, assai
malinconico e rabbuiato di fantasia; tal che quella
prontezza a motteggiare urbanamente, e la mìa solita
lepidezza mi vengono manco; e mi sarebbero pur tanto
valute a riscaldare un poco la magra narrazione della
mia vita.
Pur tuttavolta, per procacciarmi alquanta distrazione nell ozio doloroso che mi pesa sull anima,
e perché un giorno abbia ad essere conosciuto qual mi
sono, e non quale mi son venuti figurando amici e
nemici, do incominciamento a nome di Dio a queste
memorie, nelle quali mi si avrà a vedere dentro e
fuori senza orpello od inganno, come se fossi a vedermi proprio l anima in un corpo chiarissimo di cristallo.
E poi, se mi si viene rimproverando ogni dì
come difetto il non aver saputo infingermi mai, né
nascondere i miei vizi, che timore vi può essere di
menzogna ora che scri
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