E qui la festa?
Quest’inverno che non vuol finire, e non
solo da un punto di vista meteorologico –
piovono circolari, arrivano gli spifferi di
proposte come quella di far iniziare l’anno
scolastico il 1° ottobre, tira in generale
un’aria di tempesta sulla...
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E qui la festa?
Quest’inverno che non vuol finire, e non
solo da un punto di vista meteorologico –
piovono circolari, arrivano gli spifferi di
proposte come quella di far iniziare l’anno
scolastico il 1° ottobre, tira in generale
un’aria di tempesta sulla scuola italiana scompare d’incanto quando ci crediamo.
Quando crediamo, cioè, che passano i
presidi, passano i ministri, ma i nostri
ragazzi ed i loro docenti ritrovano
nell’emozione degli sguardi che si aprono
alla comprensione, nel benessere di un
utilizzo armonico degli spazi e delle
relazioni condivisi, la voglia di far festa.
Quando il libro che leggiamo, il progetto
che sosteniamo, l’ambiente che abitiamo e
vivifichiamo, la relazione che costruiamo
hanno una ragione ed una motivazione che
tutti noi riconosciamo, a scuola si sta
bene e ci si aiuta a costruire il nostro
futuro con più speranza e minore
solitudine.
Rispondiamo tutti quanti al test
che vi propongo: quante delle cose che
abbiamo fatto e progettato quest’anno
resi
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