Ornella Vanoni: «Occhi così non li avevo mai visti.
.
.
»
«Ti penso continuamente.
E
ora, tra i rimpianti, mi resta
la tua risata».
Comincia così il
ricordo che Ornella Vanoni scrive
di Hugo Pratt, e che campeggia fra
le «Storie» del suo blog....
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Ornella Vanoni: «Occhi così non li avevo mai visti.
.
.
»
«Ti penso continuamente.
E
ora, tra i rimpianti, mi resta
la tua risata».
Comincia così il
ricordo che Ornella Vanoni scrive
di Hugo Pratt, e che campeggia fra
le «Storie» del suo blog.
Un amicizia, quella fra il
disegnatore e la cantante, nata in
libreria.
Lui veneziano, sette anni
più anziano, frequenta Milano dai
primi anni 60.
Lei milanese, nel
1978 torna a vivere nella sua città
dopo alcuni anni passati a Roma.
«Io degli occhi così non li avevo
mai visti, occhi abituati a guardare
l infinito, come quelli di Ulisse,
forse».
Qualcosa di più di un
sentimento amichevole traspare
dalle parole della Vanoni, cui Pratt
nel 1990 dedica un ritratto in
carboncino.
In quello schizzo lei
ha i capelli mossi, una collana e
l occhio altero e curioso insieme.
«Ti ho fatto ridere.
Ti ho detto ti
amo e ho riappeso», scrive ancora
la Vanoni in questo suo ricordo
dal titolo «Hugo Pratt, un amor
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