«È
tempo che la
pretesa di Tintoretto di dipinger da solo
a San Rocco, sventando
ogni concorrenza, chilometri quadrati di tela e figure
senza numero cessi dall’ispirarci timore reverenziale;
ché, ove si trattasse di un fenomeno di stacanovismo,
esso...
More
«È
tempo che la
pretesa di Tintoretto di dipinger da solo
a San Rocco, sventando
ogni concorrenza, chilometri quadrati di tela e figure
senza numero cessi dall’ispirarci timore reverenziale;
ché, ove si trattasse di un fenomeno di stacanovismo,
esso andrà considerato in altra sede, come lamentoso riflesso economico nella storia della nostra pittura».
Così Roberto Longhi nel 1946.
Ma allora è tutto vero?
Stakanovista, pittore «mai
realizzatosi per difetto di
quella meditazione morale
che ha da intervenire, quando occorra, tra la prima idea
e il lungo e pratico fare», insisteva sempre Longhi.
Oggi
le cose stanno altrimenti,
dopo gli studi di Pallucchini
e tanti altri il posto di Tintoretto nella storia dell’arte europea è ben saldo e la Scuola di San Rocco un punto di
passaggio irrinunciabile,
ben dipanata ora in due volumi stampati in modo impeccabile.
(AA.
VV.
La Scuola Grande di San Rocco a Venezia, a cura di Salvatore
Settis e Franco Posocco,
Franco Cos
Less