è un sentimento che spesso
proviamo nei confronti delle
infelicità che incontriamo nella vita:
la compassione.
Ci fa compassione
un povero, un ammalato, una
persona coinvolta in una disgrazia.
E’ un sentimento che ci permette di
condividere il dolore e...
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è un sentimento che spesso
proviamo nei confronti delle
infelicità che incontriamo nella vita:
la compassione.
Ci fa compassione
un povero, un ammalato, una
persona coinvolta in una disgrazia.
E’ un sentimento che ci permette di
condividere il dolore e
possibilmente anche la speranza
del suo superamento.
Gesù spesso ha compassione, ha
questo amore che sente l’altro
come se stesso.
Nel vangelo è
descritto come ciò che prova una
madre nei confronti del dolore del
figlio, le si rivoltano le viscere,
prova su di sé ciò che viene vissuto
dal figlio.
Prova questi sentimenti
Gesù per la folla che lo sta
seguendo da tre giorni senza
mangiare, tanta è la sete della sua
parola.
Sono i tre giorni di attesa
della risurrezione delle loro vite.
Non è una folla qualunque, non è
fatta da buontemponi che
rincorrono il primo che passa, è
una folla disperata: zoppi, storpi,
ciechi, muti, gente privata della
possibilità di vivere con dignità la
propria condizione, gente che ha in
cuore una attesa p
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