[…] Nei primi secoli della sua esistenza e fin dopo l’anno mille, in un’epoca di instabilità politica e religiosa, caratterizzata dalle scorrerie di con-quistatori di varie razze e dalle prediche di profeti veri e falsi, la presenza e le attività dei monaci...
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[…] Nei primi secoli della sua esistenza e fin dopo l’anno mille, in un’epoca di instabilità politica e religiosa, caratterizzata dalle scorrerie di con-quistatori di varie razze e dalle prediche di profeti veri e falsi, la presenza e le attività dei monaci furono un importante punto di riferimento e di coesione per i borghi del territorio. Drapia, Alàfito e Zaccanopoli, quelli più vicini, ne seguirono gli sviluppi e così Tropea, residenza dei ceti più ricchi, possidenti a vario titolo delle terre del circondario. Il monastero era un centro di istruzio-ne oltre che di devozione religiosa e determinò subito una rottura con usanze e superstizioni che potremmo definire barbare e pagane. La vita quotidiana fu scandita dal tempo del monastero con le sue ricorrenze liturgiche e dall’assistenza dei religiosi in un’opera di formazione indirizzata alla costitu-zione di una società più virtuosa. L’insegnamento dei monaci, che partiva dal Vangelo per il rispetto e l’amore del prossimo, la fiducia
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