pianetahotel 90
Parola d’ordine: risparmio energetico.
Un obiettivo che richiede soluzioni tecniche e soprattutto una nuova mentalità da parte della direzione e la presenza di figure professionali specifiche.
L’energy manager è la più qualificata in...
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pianetahotel 90
Parola d’ordine: risparmio energetico.
Un obiettivo che richiede soluzioni tecniche e soprattutto una nuova mentalità da parte della direzione e la presenza di figure professionali specifiche.
L’energy manager è la più qualificata in questo
settore.
È anche una figura prevista dall’articolo 19 della Legge
10/91 sul risparmio energetico, che ne fissa l’obbligo per tutte
le strutture industriali che consumano oltre 10.
000 tep l’anno
e per tutte quelle del terziario che consumano oltre 1.
000 tep
l’anno.
Il tep, o tonnellata equivalente di petrolio, è una misura
utilizzata per convenzione che trasforma in combustibili primari
tutta l’energia termica o elettrica consumata.
Ogni kWh consumato corrisponde a un valore espresso in tep, così come ogni
litro di gasolio per riscaldamento, e via dicendo.
Ma gli hotel arrivano in un anno a consumare 1.
000 tep? E hanno quindi l’obbligo di nominare un energy manager? «Facendo un conto per
grandi linee, 1.
000 tep equivalgono a
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