MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTEDANEWYORK
Un gigantescodisastronaturale incombe sul Golfo del MessicoelaUsNavymobilitairobot
sottomarini per scongiurarlo.
Tutto è iniziato la notte del 20
aprile, quando un’esplosione
accidentalehainvestitola piattaforma...
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MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTEDANEWYORK
Un gigantescodisastronaturale incombe sul Golfo del MessicoelaUsNavymobilitairobot
sottomarini per scongiurarlo.
Tutto è iniziato la notte del 20
aprile, quando un’esplosione
accidentalehainvestitola piattaforma petrolifera off-shore
«Deepwater Horizon» al largo
dellaLousiana,trascinandosui
fondali 11 operai i cui corpi non
si sono ancora trovati.
L’allarme-inquinamento è scattato
subito, con il governo federale
e lo Stato della Louisiana che
hannomobilitatoingentimezzi
per scongiurare il peggio ma a
sette giorni dal disastro il tentativodi chiuderei tubitroncati dall’esplosione continua a
non riuscire.
La maggiore fonte di inquinamento è un rubinetto gigante, situato a 1500
metri si profondità dal quale
ogni giorno fuoriesce l’equivalente di 1000 barili di greggio
ovverocirca160milalitri.
La quantità di greggio già
dispersa nelle acque calde del
GolfodelMessicoèoramaiimponente e ha dato vita ad una
marea nera che si muove verso Nord espand
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