Ha smesso di essere la «ragazzina promettente che fa atletica»: Antonella
Palmisano, diciott anni lo scorso 6 agosto, comincia a far sognare.
Sogni di
gloria, per Mottola e per sé.
La differenza l ha fatta quella medaglia
d argento di marcia...
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Ha smesso di essere la «ragazzina promettente che fa atletica»: Antonella
Palmisano, diciott anni lo scorso 6 agosto, comincia a far sognare.
Sogni di
gloria, per Mottola e per sé.
La differenza l ha fatta quella medaglia
d argento di marcia femminile conquistata ai campionati europei juniores di
atletica a Novi Sad (Serbia) lo scorso
23 luglio.
Con quella medaglia, con
quel tempo di 46 59"47, con quel posto sul podio al fianco delle temibili
russe, regine (finora) incontrastate
della marcia femminile, Antonella ha
fatto capire a tutti che fa sul serio.
Sofferenza, sacrifici, massacranti allenamenti quotidiani, fatica, sudore,
tempo: è questa la dura realtà di una
marciatrice; è questo il duro prezzo
del luccichio dell argento.
E, in particolare, essere una marciatrice a Mottola significa sostenere il
doppio dei sacrifici.
Significa essere costretti a spostarsi per allenarsi fuori
città, in luoghi che siano in grado di
offrire strutture adeguate.
Signific
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